Giona fu un profeta della bibbia, quella ebraica e cristiana per intenderci meglio! Nel capitolo 1 del libro da lui scritto il profeta fugge a Tarsis via nave, gli era stato comandato di andare a predicare nella grande città di Ninive dal Signore (si quello con la S maiuscola), ma probabilmente a lui non andava e quindi decise di fuggire, via nave appunto.
Mai errore fu più grave, durante una tempesta, infatti, svela ai compagni che lui fugge dall’imposizione del Signore e i marinai, che anche al tempo erano un pelino superstiziosi, sospinti da un enorme e smisurato affetto lo gettano in mare con un calcio nel fondo schiena!
In realtà sembra che sia stato proprio lo stesso Giona a chiedere di essere buttato in mare per salvare gli altri, ma il calcio nel deretano me lo immagino lo stesso!
Bene, appena in acqua viene ingoiato da una balena, ci resta 3 giorni e tre notti e dopo aver pregato tanto, la balena lo vomita su una spiaggia e si salva, quale spiaggia?
Ninive, ovviamente, dalla grande S non si scappa!
Ottimo, ma cosa diavolo c’entra questo con la fotosub?
Risposta facile, in Sud Africa un tale Rainer Schimpf è finito letteralmente nella bocca di un misticeto, non ci credete? Guardate il video sotto e poi ne riparliamo, è in inglese, ma tanto vi ho detto che ne riparliamo, no?
Adesso se la vostra reazione è stata quella di pensare “ma cosa diavolo hanno appena visto i miei occhi?” siete delle persone normalissime!
E visto che ne hanno parlato un po’ a caso, con traduzioni improponibili, varie grosse testate, voglio spiegarvi un po’ che è successo!
Le balene, i misticeti più precisamente, sono grossi cetacei sprovvisti di denti, hanno delle espansioni del palato detti fanoni, non mangiano solo plancton come pensano quasi tutti, ma mangiano anche pesci, certo non mangiano ne inghiottono esseri umani, anche se volessero l’esofago non è adatto ad inghiottire cose grosse come un uomo, con buona pace di quello che ci raccontava Giona e dei giornali che scrivo che il fotografo è stato ingoiato e poi sputato dalla balena.
Mr. Schimpf non era li in mare a caso, stava riprendendo un “sardine run” (tradurlo con “corsa di sardine” è un insulto), c’è chi lo conosce e sa bene cos’è, per gli altri; si tratta di una grossa migrazione di Clupeidi (famiglia a cui appartengono le sardine, le alaccie e le alici) che si spostano in grossi banchi dalle acque più fredde del Capo per arrivare in quelle temperate del del sud del Kwazulu Natal.
La migrazione avviene in genere dall’inizio di Giugno fino alla metà di Luglio. Le sardine attraggono una grande varietà di predatori marini quali foche, delfini, squali, balene, orche e sule (gli uccelli che si vedono sfrecciare in video).

Foto David Salvatori
Da quando si è scoperto questo evento, che è stato ripreso anche dalla BBC per il primo “Il pianeta blu” (The Blue Planet in lingua originale), i fotografi di tutto il mondo si ritrovano in Sud Africa per cogliere questa ghiotta e unica occasione.
Ecco cosa faceva li Schimpf (a questo punto a furia di pronunciare il suo cognome avrete sputacchiato su tutto lo schermo o perso un paio di capsule) assisteva e documentava un sardine run!
In quel casino colossale, nel quale ai sub viene consigliato di non stare al centro della “palla”, è ovvio che sia la balena che il fotosub abbiano sbagliato le loro valutazioni e il casino è avvento.
«Ho trattenuto il respiro perché pensavo che si sarebbe immersa e mi avrebbe liberato molto più in profondità nell’oceano, era buio pesto li dentro»
Ovviamente non essendo le balene antropofaghe, essendosi reso conto dell’errore, il cetaceo ha mollato la presa, o più probabilmente il tizio è riuscito ad uscire, visto che era anche mezzo dentro e mezzo fuori!
Dobbiamo considerare che i misticeti non hanno una presa forte, non afferrano il cibo lo ingoiano intero e non hanno bisogno di un stretta mortale come quella dei coccodrilli per intenderci, in più, come detto prima, l’esofago dei misticeti non permetterebbe comunque di ingoiare un essere umano.

Foto David Salvatori
L’unico vero rischio per l’uomo sarebbe stato quello di non essersi potuto liberare in fretta e di trovarsi quindi troppo in profondità e senza l’aria necessaria per risalire in superficie (Schimpf era in apnea ndr).
Comunque il nostro fotosub ne esce illeso, come un Pinocchio di Collodiana memoria, con ancora la sua macchina fotografica fra le mani… Beh con quello che costa l’attrezzatura di un fotosub anche io non l’avrei mollata.
Le sue prime parole sono rivolte all’amico sulla barca e sono: “hai fotografato tutto?”
Da li a poco sarà tornato a terra con la muta piena di “ricordi”e con una gran storia da raccontare, adesso diventerà un bambino vero e vivrà felice e contento.
Fabio Russo
Si ringrazia David Salvatori per le splendide immagini di sardine run
http://www.ilmaresonoio.com
https://www.facebook.com/david.salvatori
https://www.instagram.com/davidsalvatori_photo/