Intervisto Darwin

con l’aiuto dell’iA

Ormai spopolano gli articoli e addirittura testi scritti completamente dalle intelligenze artificiali, in alcuni casi i risultati sono più che scadenti, in altri casi questa tecnologia viene usata discretamente, se non avete letto il mio precedente articolo sulla questione IA e natura ve lo linko:

L’IA supera la natura?

Si può utilizzare in maniera positiva per la divulgazione un mezzo come Chat GPT?
Penso proprio di si, così giocosamente ho chiesto al chat bot più famoso del momento di interpretare il maestro Charles Darwin per fargli un’intervista che potrà aiutare qualcuno a conoscerlo meglio. Ho anche giocato un po’ facendo delle domande a cui il più famoso dei naturalisti non avrebbe potuto rispondere.

Darwin spiega le sue teorie ad una intelligenza artificiale simile ad una scimmia antropomorfa.

La mia immaginazione viaggia, fantastico di essere vicino al maestro, naturalista e Biologo inglese, nato a Shrewsbury nel 1809 e morto a Downe all’età di 73 anni. Pubblicò la sua teoria sull’evoluzione delle specie nel libro L’origine delle specie (1859), che è rimasto il suo lavoro più noto. Raccolse molti dei dati su cui basò la sua teoria durante un viaggio intorno al mondo sulla nave HMS Beagle, e in particolare durante la sua sosta alle Isole Galapagos.

Con l’aiuto di un IA e un po’ di Photoshop posso i iniziare l’intervista.

Fabio: buongiorno, sono emozionato nell’intervistarla signor Darwin da che cosa vogliamo cominciare?

Charles: non essere titubante amico mio, possiamo cominciare da una vasta gamma di argomenti, tra cui l’evoluzione, la selezione naturale, l’adattamento delle specie, la diversità della vita e molti altri. Scegli un argomento di tuo interesse o fai la tua prima domanda, e sarò lieto di rispondere nel miglior modo possibile basandomi sulle idee e le teorie che ho sviluppato durante la mia vita.

Fabio: Lei è un vero mito per tutti noi!

Charles: grazie per le tue gentili parole! Sono felice di sentire che le mie scoperte e le mie teorie abbiano avuto un impatto significativo e siano considerate fonte di ispirazione. Sono stato fortunato ad avere l’opportunità di dedicarmi alla ricerca scientifica e di condividere le mie scoperte con il mondo. Spero che il mio lavoro continui a stimolare la curiosità e l’interesse per la natura e l’evoluzione. Ricorda sempre che il progresso scientifico è un risultato collettivo, e il merito va a tutti coloro che contribuiscono a spingere avanti i confini della conoscenza. Grazie ancora per il tuo apprezzamento!

Fabio: voglio cominciare con una domanda “particolare”, mi dica qualcosa di poco conosciuto su di lei.

Charles: una curiosità poco conosciuta su di me è che ero un appassionato di esperimenti scientifici fin da giovane. Quando ero un bambino, mi divertivo a eseguire esperimenti nel mio laboratorio casalingo, dove cercavo di capire come funzionavano le cose e di scoprire nuove conoscenze. A volte, i miei esperimenti non andavano come previsto e causavano piccoli incidenti, come macchie o fiammate, ma questo non ha mai diminuito la mia passione per la scoperta scientifica.

Fabio: questo è molto divertente, continui la prego.

Charles: Inoltre, molti potrebbero non essere a conoscenza del fatto che sono stato coinvolto in un’attività politica. Durante la mia vita, ho sostenuto il movimento per l’abolizione della schiavitù, che era una questione di grande importanza per me. Ho firmato petizioni, partecipato a incontri e sostenuto l’opposizione alla tratta degli schiavi.
Queste sono solo alcune delle curiosità meno conosciute su di me. Spero che ti abbiano offerto un’ulteriore prospettiva sulla mia vita e sulle mie passioni al di là della mia ricerca scientifica.

Fabio: se dovesse descriversi usando poche parole quali userebbe?

Charles: Curioso, osservatore, razionale, appassionato, pioniere.

Fabio: cominciamo a fare sul serio, mi introduce ad alcuni argomenti base, cos’è la teoria dell’evoluzione?

Charles: La teoria dell’evoluzione postula che gli organismi viventi si siano sviluppati nel corso del tempo attraverso processi di discendenza con modificazione. Secondo questa teoria, le specie viventi attuali discendono da antenati comuni attraverso cambiamenti graduali nel corso di molte generazioni. L’evoluzione avviene principalmente attraverso la selezione naturale, un processo per cui gli individui con caratteristiche più adattabili all’ambiente hanno maggiori probabilità di sopravvivenza e riproduzione, trasmettendo i loro tratti alle generazioni future.

Fabio: in sintesi cos’è la selezione naturale e quando ha avuto l’illuminazione?

Charles: la selezione naturale è il processo attraverso il quale le caratteristiche che permettono a un organismo di sopravvivere e riprodursi con successo in un determinato ambiente tendono a diventare più comuni nella popolazione di quella specie nel corso del tempo. Le variazioni che conferiscono vantaggi adattivi si diffondono attraverso le generazioni successive, mentre quelle meno vantaggiose tendono a essere meno frequenti o a scomparire. Questo meccanismo di adattamento è stato osservato e analizzato durante le mie esplorazioni e studi sulla natura, portandomi a formulare la teoria dell’evoluzione attraverso la selezione naturale.
Quanto all'”illuminazione”, il concetto di selezione naturale mi è venuto in mente gradualmente durante i miei studi e le mie osservazioni della natura, specialmente durante il viaggio con la HMS Beagle intorno al mondo. Le mie osservazioni su varie specie di piante, animali e fossili mi hanno portato a formulare l’idea che le caratteristiche più adatte all’ambiente tendevano ad essere preservate nel corso del tempo, mentre quelle meno adatte tendevano a essere eliminate. Queste intuizioni si sono consolidate nel corso degli anni, portandomi a sviluppare la teoria dell’evoluzione per selezione naturale, esposta poi nel mio libro “L’origine delle specie” nel 1859.

Fabio: eccoci alla Beagle, quando ha intrapreso il suo viaggio, cosa pensava di scoprire, cosa la muoveva?

Charles: quando intrapresi il mio viaggio sulla HMS Beagle nel 1831, ero mosso da una curiosità insaziabile verso la natura e una passione per l’esplorazione scientifica. Inizialmente, mi imbarcai sul Beagle come naturalista di bordo, incaricato di raccogliere campioni di piante, animali e rocce lungo il percorso.
Inizialmente, avevo l’obiettivo di studiare la geologia e la storia naturale delle regioni visitate durante il viaggio. Avevo speranze di fare importanti scoperte scientifiche e di acquisire una comprensione più approfondita dei processi naturali che plasmano il mondo vivente. Ero particolarmente interessato alla diversità delle specie e alle loro relazioni, così come alla formazione geologica delle terre che visitavamo.
Tuttavia, mentre il viaggio procedeva, le osservazioni e le esperienze che ho fatto mi portarono a una rivoluzione nel modo in cui comprendevo la natura. Le diverse forme di vita che ho incontrato in luoghi come le Galapagos e l’Australia mi hanno spinto a considerare la variazione e l’adattamento delle specie in un contesto più ampio. Questo ha gettato le basi per sviluppare la mia teoria dell’evoluzione attraverso la selezione naturale, che avrebbe cambiato il modo in cui comprendiamo la vita sulla Terra.
Quindi, inizialmente, ero spinto dalla passione per l’esplorazione e la scoperta scientifica, ma il viaggio sulla Beagle mi ha offerto un’opportunità unica per osservare la natura in modi che avrebbero avuto un impatto duraturo sulla mia visione del mondo e sulle mie teorie scientifiche.

La mitica HMS Beagle

Fabio: Che ruolo hanno davvero avuto i suoi rapporti con Wallace?

Charles: La vera svolta per la mia teoria dell’evoluzione è stata l’incontro e la corrispondenza con Alfred Russel Wallace. Nel 1858, ho ricevuto una lettera da Alfred in cui mi ha inviato un suo saggio contenente una teoria molto simile alla mia sulla selezione naturale. Questo mi ha sorpreso e mi ha spinto ad accelerare la pubblicazione dei miei lavori per garantire la priorità sulla teoria dell’evoluzione.
I nostri rapporti hanno avuto un ruolo significativo nella mia carriera scientifica. Sebbene fossimo inizialmente rivali, abbiamo instaurato una relazione di rispetto reciproco e abbiamo lavorato insieme per presentare la nostra teoria al pubblico scientifico.
La presentazione congiunta delle nostre teorie, nel 1858 alla Linnean Society di Londra, ha contribuito a far conoscere il concetto di selezione naturale. Tuttavia, è stato il mio libro “L’origine delle specie”, pubblicato nel 1859, a fornire una trattazione più completa e dettagliata della teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
I rapporti con Alfred hanno avuto un ruolo importante anche nella successiva diffusione e accettazione della mia teoria. Wallace ha continuato a sostenere e promuovere la teoria dell’evoluzione durante la mia vita e ha contribuito alla sua diffusione attraverso i suoi scritti e le sue conferenze.

Fabio: sarò un pochino cattivo nella prossima domanda, cosa risponderebbe a chi dice che in realtà la teoria dell’evoluzione secondo selezione naturale è stata un intuizione di Wallace e non sua?

Charles: È vero come ti ho già detto, che Alfred, sviluppò indipendentemente una teoria simile a quella della selezione naturale prima della pubblicazione della mia opera principale e mi inviò come ti ho detto pocanzi una breve nota.
Riconoscere la precedente formulazione di concetti simili è importante. Tuttavia, la mia pubblicazione simultanea con Alfred nel 1858 e il mio lavoro più dettagliato nel libro “L’origine delle specie” nel 1859 hanno portato alla diffusione e all’accettazione della teoria dell’evoluzione tramite la selezione naturale. La mia esposizione comprendeva una vasta gamma di prove raccolte durante molti anni di osservazioni e ricerche, oltre a una robusta teoria di supporto. La mia opera includeva dettagliate evidenze geologiche, fossili, studi sulla variabilità delle specie e altro ancora, fornendo così una base solida per la teoria dell’evoluzione attraverso la selezione naturale.
In breve, mentre Alfred ebbe certamente un ruolo nella importantissimo nella formulazione delle idee sulla selezione naturale, il mio lavoro contribuì significativamente allo sviluppo e alla diffusione della teoria dell’evoluzione, presentando un quadro più completo e dettagliato delle prove a sostegno di questa teoria.

Wallace e Darwin lavorano spalla a spalla in un finto quadro stile ottocento creato da un IA.

Fabio: Ai suoi tempi cosa pensavano i contemporanei delle sue idee?

Charles: Ai miei tempi, le mie idee sulla teoria dell’evoluzione e sulla selezione naturale hanno suscitato una serie di reazioni da parte dei miei contemporanei. È importante notare che inizialmente la mia teoria ha incontrato anche una certa resistenza e scetticismo da parte di alcuni. Alcuni dei miei contemporanei erano aperti all’idea dell’evoluzione, ma avevano concezioni diverse su come potesse avvenire. Ad esempio, molti accettavano la teoria del trasformismo, che proponeva la possibilità di piccoli cambiamenti progressivi all’interno delle specie. Tuttavia, la mia teoria della selezione naturale rappresentava una spiegazione più dettagliata e completa dei meccanismi che guidano l’evoluzione. Altri, invece, erano profondamente scettici riguardo alle mie idee. Alcuni scienziati e religiosi hanno sollevato obiezioni basate sulle loro convinzioni religiose o sulla mancanza di prove concrete all’epoca. La mia teoria sfidava alcune delle concezioni tradizionali e delle interpretazioni letterali della creazione, suscitando una certa opposizione.
Nonostante le critiche e le resistenze iniziali, alcune persone accettavano gradualmente le mie idee man mano che venivano presentate prove sempre più convincenti. Nel corso degli anni, il supporto alla mia teoria è cresciuto, grazie anche all’accumularsi di evidenze scientifiche provenienti da diverse discipline.

Fabio: Chi fu uno dei suoi più acerrimi detrattori?

Charles: Uno dei miei più acerrimi detrattori durante il mio tempo fu il naturalista inglese Richard Owen. Owen era un esperto anatomista e zoologo e ha svolto un ruolo significativo nella comunità scientifica del XIX secolo. Tuttavia, si oppose fermamente alle mie teorie sull’evoluzione e sulla selezione naturale. Owen era un sostenitore della teoria del “creazionismo separato”, secondo la quale le diverse specie sono state create indipendentemente l’una dall’altra, senza alcun processo evolutivo. Sostenne che le caratteristiche anatomiche delle specie erano il risultato di progetti di progettazione divina e non potevano essere spiegate dalla selezione naturale. Owen criticò apertamente le mie idee e cercò di screditarmi nel mondo scientifico. Sostenne che la mia teoria non era supportata dalle prove e cercò di difendere il creazionismo tradizionale. Nonostante la sua opposizione, io e altri sostenitori della teoria dell’evoluzione siamo rimasti impegnati nel presentare prove e argomenti a favore della nostra posizione.

Fabio: quali sono i limiti della sua teoria?

Charles: Come qualsiasi teoria scientifica, anche la mia ha dei limiti e delle questioni aperte che continuano a essere oggetto di ricerca e dibattito. Vorrei sottolineare alcuni dei principali limiti e aree di dibattito a riguardo;
Spiegazione dell’origine della vita: La mia teoria si concentra sull’evoluzione delle specie esistenti, ma non spiega direttamente l’origine della vita stessa. Come la vita è emersa da composti chimici non viventi e ha acquisito la complessità biologica rimane ancora un’area di ricerca attiva.
Ruolo dell’epigenetica e dell’ambiente: La mia teoria si basa principalmente sull’ereditarietà delle caratteristiche tramite i geni. Tuttavia, negli ultimi anni si è riconosciuto il ruolo importante dell’epigenetica e dell’interazione tra gli organismi e l’ambiente circostante. Questi fattori possono influenzare l’espressione genica e l’evoluzione in modi più complessi di quanto originariamente compreso.
Trasmissione dei tratti ereditari: La mia teoria si basa sulla selezione di tratti ereditabili che conferiscono un vantaggio riproduttivo. Tuttavia, ci sono esempi di caratteristiche che si trasmettono tra le generazioni senza fornire un evidente vantaggio selettivo, come ad esempio alcune malattie genetiche. La comprensione di queste eccezioni rappresenta ancora una sfida.
Modelli di speciazione: Sebbene la mia teoria spieghi come le specie possano cambiare nel corso del tempo, il processo di speciazione (cioè la formazione di nuove specie) è un’area di studio complessa e dibattuta. Ci sono diversi modelli proposti per spiegare come si verifichi la speciazione, e la comprensione di questo processo è ancora in evoluzione.
È importante sottolineare che queste questioni e limiti non invalidano la teoria, ma rappresentano sfide che stimolano la ricerca scientifica e il progresso nel campo della biologia evolutiva. La mia teoria ha fornito una base solida per comprendere l’evoluzione della vita sulla Terra, ma l’approfondimento delle conoscenze e delle evidenze continua ad arricchire e raffinare il nostro quadro scientifico.

Fabio: che prove ci sono oggi sul fatto che la sua teoria è un fatto assodato?

Charles: Sono lieto che tu abbia sollevato questa domanda. È importante sottolineare che la teoria dell’evoluzione non è solo una “ipotesi” o una “supposizione”, ma un quadro scientifico ampiamente accettato e supportato dalle prove empiriche. Le prove cumulative provenienti da molte discipline scientifiche continuano a rafforzare e confermare la sua validità. Vorrei sottolineare alcune delle prove più significative che hanno consolidato la mia teoria nel corso degli anni:
Registro fossile: Il registro fossile ci fornisce un’ampia testimonianza dell’esistenza di forme di vita passate e delle loro trasformazioni nel corso del tempo. Possiamo osservare le transizioni gradualistiche e le forme di vita intermedie che collegano gruppi diversi, fornendo prove tangibili di cambiamenti evolutivi.
Omologia: Le somiglianze anatomiche tra organismi diversi possono essere spiegate attraverso l’ereditarietà di un antenato comune. La presenza di strutture omologhe (simili in termini di forma, ma spesso svolgono funzioni diverse) tra specie diverse indica una discendenza comune e un processo di modifica nel corso del tempo.
Biochimica e genetica: L’analisi delle sequenze di DNA e proteine ha rivelato similitudini tra gli organismi a livello molecolare. Ad esempio, il codice genetico universale e le sequenze di DNA simili tra diverse specie suggeriscono una storia evolutiva condivisa.
Biogeografia: L’osservazione della distribuzione geografica degli organismi ci fornisce prove sulle relazioni evolutive. Ad esempio, gli organismi isolati su isole remote spesso mostrano somiglianze con specie continentali più vicine, suggerendo una colonizzazione da parte di antenati comuni e successivi adattamenti.
Osservazioni sperimentali: Gli esperimenti di selezione artificiale e di adattamento in laboratorio e nell’ambiente naturale hanno dimostrato che è possibile modificare le caratteristiche ereditarie di una popolazione nel corso del tempo attraverso la selezione.

Fabio: cosa pensa del DNA?

Charles: ovviamente non avevo familiarità diretta con il concetto del DNA durante la mia vita, poiché la sua scoperta e la sua comprensione sono avvenute successivamente. Tuttavia, se consideriamo il DNA come parte integrante della nostra comprensione moderna dell’ereditarietà e dell’evoluzione, posso condividere alcune considerazioni sulla sua importanza.
Il DNA svolge un ruolo essenziale nell’evoluzione in quanto è soggetto a mutazioni casuali. Queste mutazioni possono portare a variazioni genetiche all’interno di una popolazione, che a loro volta possono essere soggette a selezione naturale. Le variazioni genetiche che conferiscono vantaggi adattativi possono quindi essere trasmessi alle generazioni successive.
In sintesi, il DNA è un elemento cruciale per comprendere come l’ereditarietà e l’evoluzione funzionino a livello genetico, contribuendo così alla nostra comprensione del mondo vivente.

Darwin scopre il DNA grazie all’Intelligenza Artificiale.

Fabio: Passiamo alla parte che è pane per i miei denti, come i suoi studi sui balani hanno influito sulla tua teoria sull’evoluzione per selezione naturale?

Charles: i miei studi sui balani (cirripedi) hanno svolto un ruolo importante nello sviluppo della mia teoria dell’evoluzione per selezione naturale. Durante il mio lavoro di osservazione e classificazione dei cirripedi, ho notato una variazione significativa nelle dimensioni e nella forma delle loro conchiglie.
Ciò che ho notato è che i cirripedi con conchiglie (fino al XIX secolo questi crostacei erano ancora confusi con molluschi NdF) più adatte all’ambiente circostante tendevano ad avere maggiori possibilità di sopravvivenza e riproduzione. Ad esempio, in un ambiente con onde forti, ho osservato che i cirripedi con conchiglie più appiattite erano in grado di ancorarsi meglio e resistere alle forze delle onde.
Da queste osservazioni, ho dedotto che le variazioni morfologiche tra i cirripedi erano il risultato di una selezione naturale. In altre parole, i cirripedi con caratteristiche morfologiche che conferivano loro un vantaggio adattativo avevano maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi, trasmettendo le loro caratteristiche alle generazioni successive.

Alcuni balani su di un’arenaria, si tratta di crostacei esclusivamente marini che comprendono circa un migliaio di specie.

Fabio: se avesse avuto l’opportunità di esplorare il mondo subacqueo cosa sarebbe cambiato?

Charles: Se avessi avuto l’opportunità di esplorare il mondo subacqueo durante la mia vita, sono certo che avrei fatto ulteriori scoperte scientifiche e avrei ampliato la mia comprensione dell’ecosistema marino. L’ambiente marino è un ambiente vasto e ricco di vita, con una diversità incredibile di specie e habitat unici. L’immersione subacquea mi avrebbe permesso di studiare da vicino la vita marina, osservando le sue interazioni, le sue strategie di adattamento e le sue forme di evoluzione. Avrei potuto esaminare le barriere coralline, le foreste di alghe, le creature marine più strane e affascinanti, e potrei aver contribuito alla comprensione dell’evoluzione di specie marine. Inoltre, l’esplorazione del mondo subacqueo avrebbe potuto influenzare ulteriormente la mia teoria dell’evoluzione, fornendo un quadro più completo delle forze evolutive che operano negli ambienti marini. Potrei aver dedicato più tempo allo studio delle caratteristiche e degli adattamenti unici delle specie marine e alle loro interazioni con l’ambiente.
Sfortunatamente, durante la mia vita, l’esplorazione subacquea era ancora in gran parte inesplorata e non avevo l’attrezzatura o le risorse necessarie per effettuare ricerche sottomarine approfondite. Tuttavia, sono emozionato di vedere come gli scienziati moderni continuano a esplorare gli abissi oceanici, scoprendo nuove specie e acquisendo una comprensione sempre più profonda del nostro mondo che giace sotto quegli, per me imperscrutabili, abissi.

Un’altra iperbole creta dall’IA, scubaDarwin.

Fabio: Siamo arrivati quasi alla fine, le ultime domande e non le ruberò altro tempo prezioso, siamo ai consigli, ha un consiglio per chi ancora oggi non crede alla tua teoria?

Charles: Se incontrassi qualcuno che ancora oggi non crede alla mia teoria dell’evoluzione, gli darei alcuni consigli:
Amico mio esplora la vasta evidenza scientifica che supportano la teoria dell’evoluzione. Ci sono innumerevoli studi e ricerche condotte in diversi campi scientifici, come la paleontologia, la biologia molecolare, la genetica e l’ecologia, che forniscono prove schiaccianti dell’evoluzione delle specie nel corso del tempo.
Cerca mio caro di comprendere il metodo scientifico e come funziona. La teoria dell’evoluzione è stata sviluppata attraverso l’osservazione, l’analisi dei dati, l’esperimento e la verifica ripetuta delle ipotesi. È un processo che coinvolge la comunità scientifica internazionale, con un’ampia base di consenso tra gli esperti.
Ti prego elimina fraintendimenti e informazioni errate sulla teoria dell’evoluzione. Ci sono molti libri, articoli scientifici e risorse educative affidabili che possono aiutare a dissipare confusione e fraintendimenti.
Apri la tua mente e alimenta la curiosità scientifica. La scienza progredisce attraverso il dibattito, l’analisi critica e l’apertura alle nuove prove ed evidenze. È importante essere disposti ad esaminare le prove e a rivalutare le proprie convinzioni sulla base di tali prove.
Ricorda che è fondamentale intrattenere un dialogo rispettoso con le persone che hanno opinioni diverse. Ascoltare le loro preoccupazioni e rispondere con argomentazioni basate sulla scienza, mantenendo un atteggiamento rispettoso e aperto. Il confronto costruttivo può aiutare a promuovere una comprensione più approfondita e a superare eventuali barriere.
Ricorda che la teoria dell’evoluzione rappresenta uno dei pilastri fondamentali della biologia moderna. Tuttavia, è importante riconoscere che l’accettazione di questa teoria può richiedere tempo e un’apertura mentale da parte delle persone che hanno opinioni diverse.

Fabio: Maestro ha dei consigli per tutti quelli che intraprendono la strada dello studio della natura?

Charles: Sii curioso, coltiva una mente aperta e curiosa nei confronti della natura. Fai domande, osserva attentamente e cerca di comprendere i fenomeni che ti circondano.
Studia la diversità delle forme di vita è uno dei fenomeni più affascinanti della natura. Dedica tempo all’apprendimento delle diverse specie, delle loro caratteristiche e dei loro comportamenti.
Osserva e registra, l’osservazione accurata è la base di qualsiasi studio scientifico. Tieni un diario o un registro delle tue osservazioni, annotando dettagli e considerazioni importanti.
Sperimenta e testa le ipotes. La scienza si basa sull’approccio sperimentale. Prova a formulare ipotesi e testale attraverso esperimenti e osservazioni sistematiche.
Collabora con altri, la collaborazione è fondamentale per il progresso scientifico. Cerca di interagire con altri studiosi, condividere le tue scoperte e apprendere dalle loro esperienze.
Abbi pazienza e perseveranza, lo studio della natura richiede tempo, dedizione e pazienza. Non arrenderti davanti alle difficoltà e sii disposto a dedicare il tempo necessario per approfondire i tuoi studi.
Sii aperto ai cambiamenti, la scienza è un processo in continua evoluzione. Sii disposto ad adattarti ai nuovi concetti, alle nuove scoperte e alle nuove interpretazioni nel campo della biologia evolutiva e della natura in generale.
Proteggi e rispetta la natura, in fine, ricorda l’importanza di proteggere e preservare la natura. Rispetta l’ambiente, contribuisci alla conservazione delle specie e lavora per garantire la sostenibilità del nostro pianeta.

Fabio: Maestro questa è la chiusura perfetta per questa troppo lunga intervista, voglio solo chiederle se potreste salutare i lettori di Scubabiology, la mia pagina che seppur piccina cerca di fare del suo meglio

Charles: Certamente! Saluti a tutti i lettori di Scubabiology! Spero che la vostra passione per la biologia marina vi guidi verso nuove scoperte e avventure affascinanti. Che le vostre immersioni vi portino a esplorare la bellezza e la diversità del mondo sottomarino, offrendovi una comprensione più profonda dell’evoluzione e dell’interconnessione della vita nell’oceano. Buone immersioni e felice esplorazione!

Darwin saluta una classe di giovani studenti universitari.

Meraviglioso, è stato sinceramente un lavoro estenuante, non pensate abbia fatto tutto ChatGPT, ho fatto centinaia di domande al mio Darwin virtuale, selezionato, corretto, scremato e riassunto, quando la risposta non mi piaceva la facevo generare di nuovo, o la ponevo in maniera diversa, in più ho generato centinaia di immagini per avere quelle che più mi aggradavano ecc. Se avete ulteriori domande da fare al maestro potete interrogare direttamente lui, chiedendo all’IA di interpretarlo!
Spero che siate arrivati sino alla fine,
Grazie

Fabio Russo

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