L’IA supera la natura?

Animali Fantastici e come creali con l’Intelligenza artificiale.

É ormai entrata nella nostra quotidianità l’uso delle intelligenze artificiali, la più nota ed usata è sicuramente ChatGPT, questa IA (Intelligenza Artificiale) viene utilizzata per lo più per generare testi, si basa su un chatbot basato su intelligenza artificiale ad apprendimento automatico.
Diciamo che è figo, ma che sbaglia in maniera evidente parecchie volte, l’ho testato facendogli molte domande, alcune semplici per me, ma che per un’altra persona sarebbero state di difficile risposta:
Scrivi una biografia del Fabio Russo biologo marino nato il 23/01/1978 a Sorrento.
La risposta del bot è da ridere, ci becca veramente poco, mi fa un supereroe della biologia marina:
“Fabio Russo è un biologo marino nato a Sorrento, in Italia, il 23 gennaio 1978. Dopo aver completato gli studi superiori, ha frequentato l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha conseguito la laurea in Biologia marina nel 2002. Dopo la laurea, Fabio Russo ha iniziato la sua carriera come ricercatore presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha condotto studi sulla biodiversità marina, sui cambiamenti climatici e sulla gestione delle risorse costiere. Ha inoltre partecipato a numerose spedizioni scientifiche in mare aperto, contribuendo alla raccolta di dati sulle specie marine e sui loro habitat. Fabio Russo ha pubblicato numerosi articoli scientifici su riviste specializzate internazionali, ed è stato coinvolto in progetti di ricerca a livello nazionale e internazionale. È membro di diverse associazioni scientifiche, tra cui la Società Italiana di Biologia Marina e l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Attualmente, Fabio Russo lavora presso l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Napoli, dove continua a condurre ricerche sulla biologia marina e sulla conservazione degli ecosistemi marini. Grazie al suo impegno e alla sua esperienza, è diventato un punto di riferimento nel mondo della biologia marina a livello nazionale e internazionale.”
Ci manca amico intimo di Cousteau e Darwin, lancia laser dagli occhi e ci siamo…
Nonostante gli abbia chiesto di rigenerare il testo più volte ha continuato a dirmi che sono “un punto di riferimento per la biologia marina”, aggiungerei anche, ma magari!

Ho poi cercato di fare domande di biologia marina alle quali una riposta certa ad oggi non c’è, come ad esempio come fermare le invasioni di alcune specie di alloctoni, il chat bot ha dato risposte che sembravano giuste, ma che mettevano insieme una serie di termini corretti e teorie un po’ a caso, un po’ come uno studente che ha studiato per bene le basi, ma non ha capito a pieno la domanda.
Preso atto che per quanto riguarda i testi non farei ancora scrive un articolo o un libro all’IA c’è un altro tipo di questa tecnologia che potrebbe interessarci e che sta spopolando.

Ci sono infatti intelligenze artificiali in grado di generare immagini, qualche volta anche fotorealistiche, fra le più abili e famose ci sono Midjourney e DALL·E. Trattasi di intelligenze artificiali text to image, ossia capaci di generare immagini in base ad istruzioni testuali.
Le immagini generate da questi programmi sono a volte così realistiche che una di queste ha vinto addirittura un premio in un concorso di fotografia nella categoria creativa del Sony World Photography Awards 2023, una notizia fresca fresca:

Fotografia creata dall’intelligenza artificiale vince ai Sony World Photography Awards: Boris Eldagsen rifiuta il premio

Il fatto mi colpisce tuttavia poco, perché si tratta di foto creativa, dove spesso la post produzione delle immagini è così marcata da renderle a volte indistinguibili da digital art, che sia generata da una macchina o da un artista in carne ed ossa.
Parecchi, però, stanno usando la generazione di immagini tramite IA per gabbare le persone, o semplicemente per guadagnare qualche click sullo stupore, generando animali immaginari spacciandoli per veri. Il problema non è tanto lo scherzo, ma quanta gente crede che le foto siano reali.

Adesso osservate per bene la foto sotto e rispondete alla domanda, siate sinceri!

I veri problemi si hanno quando si chiede all’IA di creare animali complessi, pesci o mammiferi, questi risultano essere molto lontani dall’anatomia reale, ma molte persone abboccano lo stesso. Non mi capacito di come alcuni possano essere caduti nelle stranissime immagini di cavalluccio marino che giravano, o che girano ancora, sui social. Se la prima può essere “credibile”, fra molte virgolette, la seconda ha qualcosa di assolutamente alieno. In entrambi i casi le risposte medie sono state, la natura è meravigliosa, bellissime creature e niente batte madre natura. Evidentemente, l’ultima affermazione è sbagliata se realizziamo che l’immagine è generata al computer, in questo caso proprio l’IA ha “battuto” la natura, forse!

Ormai i social sono zeppi di queste immagini, a volte si tratta di foto assurde (come il gatto serpente, NdR), altre volte foto bellissime di situazioni spesso irreali generate da questi programmi. La cosa mi ha attirato particolarmente è ho provato a fare qualche esperimento descrivendo sia animali che esistono in situazioni fotografiche possibili, sia cose un pochino più fantasiose avendo risultati più o meno spacciabili per reali. Ovviamente il mio focus si è attestato sulle creature marine.
Ho notato che in alcuni casi, soprattutto se l’immagine ha all’interno organismi molto semplici, una medusa o una barriera corallina ad esempio, l’IA fa un ottimo lavoro e la maggior parte delle persone potrebbe facilmente convincersi che quello che sta guardando non sia un “disegno”, ma una foto di un organismo reale.

Ho provato a fare altri esperimenti, inserendo colori di fantasia e impostazioni estrose alle descrizioni di crostacei, facendo cambiare obiettivo fotografico e dimensioni dei soggetti. Alcuni programmi lavorano molto bene sui crostacei, del resto il fatto che siano fatti di molte piccole parti probabilmente aiuta. L’IA non capisce comunque che le aragoste non hanno le chele, probabilmente confonde il comando spiny lobster (aragosta in inglese) con astice spinoso, una traduzione più letterale, ma che confonde un po’. Anche nel caso delle canocchie, in inglese mantis shrimp, è andato in confusione creando una fusione fra una canocchia pavone (Odontodactylus scyllarus) e una mantide religiosa. Infine Midjourney mi ha creato dei granchi giganti molto fantasiosi mentre DALL·E, è stata bravissima con i Brachyura, solo qualche piccola imperfezione anatomica.

Fra i molluschi i nudibranchi riescono abbastanza reali, le tridacne sembrano uscite da un film tipo Avatar, mentre polpi e seppie vengono molto bene a DALL·E e un pochino peggio a Midjourney, che ne fa interpretazioni molto fantasiose. In ogni immagine nella quale ho chiesto di inserire un sommozzatore (da vedere anche galleria precedente) mi sono uscite cose molto strane, evidentemente le IA sono diventate bravine a riprodurre esseri umani, ma non capiscono ancora com’è al 100% un sub.

Sono passato quindi a qualcosa di più complesso come i cavallucci marini, in alcuni casi ho avuto dei risultati accettabili in altri discutibili con anatomie poco credibili. Ad un certo punto gli ho chiesto anche un unicorno di mare e una delle foto fra le tante generate mi è sembrata carina, la trovate nella galleria sotto, penso ch,e se l’avessi pubblicata spacciandola per vera, in parecchi ci sarebbero cascati.
In ognuno dei casi dove ho provato ad inserire una prateria di Posidonia oceanica i programmi non hanno fatto un buon lavoro.

A questo punto ho provato a far generare una foto da me realizzata, la mia compagna che molto da vicino guarda un cavalluccio marino, con una descrizione abbastanza approfondita. Midjorney se ne è uscito con delle interpretazioni steampunk meravigliose ma poco credibili, mentre DALL·E mi ha dato delle soddisfazioni diverse, generando roba futuristica astratta. Poiché fra le tante prove, non sono riuscito minimamente ad avvicinarmi a quello che pensavo, probabilmente l’errore era proprio nella descrizione di quello che volevo.

Squali e delfini non fanno ancora parte del repertorio delle IA che ho testato, ne ho provate un po’ e tutte inesorabilmente sbagliano anatomia o generano qualcosa che si vede lontano un miglio essere finta. Nei migliori delfini che ho fatto generare, uno ha i fori delle orecchie, alcuni hanno pinne deformi e in generale risultano tutti un po’ “plasticosi”. Gli squali hanno spesso un po’ di errori anatomici e sembrano veramente finti. Difficilmente l’IA ha generato squali con cinque fessure branchiali (caratteristiche comuni alla maggior parte delle specie moderne) e qualche volta ha generato pinne dorsali multiple.

Quelle che avete visto sono solo una piccola selezione delle centinaia di immagini che ho fatto generare a varie IA, spesso niente hanno avuto a che vedere con la natura, ho visto organismi esternamente inconsueti con forme ed adattamenti abiologici, ma chi conosce un po’ di anatomia di base e zoologia difficilmente si farà fregare da immagini così “farlocche”.
Tuttavia se mi chiedete che ne penso, vi dirò che è solo l’inizio, in futuro questi programmi genereranno immagini che anche il più bravo dei biologi non distinguerà da organismi reali e anche oggi in alcuni casi potrebbero generare caos!
Ho trattato una delle foto di un crostaceo cercando di farla diventare “più reale” e il risultato, sempre secondo me, è incredibile, se me l’avesse mandata un amico, giurandomi di averla fotografata lui, avrei avuto difficoltà a dirgli che mi stava prendendo per i fondelli. Sinceramente invidio un po’ l’abilità nella gestione della luce di questi programmi, se istruiti a dovere, con descrizione delle fonti di luce fanno lavori ottimi nell’illuminazione.

Foto generata da Midjorney, si tratta di una canocchia pavone di fantasia, all’IA ho detto di simulare una lente 105 mm macro, molto usata nella fotosub, e 2 flash.

L’IA è davvero più fantasiosa di madre natura? A mio avviso assolutamente no, fermo restando che le immagini generate con questi programmi comunque prendono spunto da foto e arte già esistenti, chi ha studiato un po’, o non si è fermato ai classici documentari sul Serengeti, sa che la natura è piena di peculiarità fantastiche e spettacolari. In mare soprattutto si nascondono creature che la maggior parte della gente ignora, forme bellissime che se prese in astratto possono fare veramente concorrenza a quelle generate dal computer.
Esistono davvero cavallucci marini rossi o di forme inconsuete, dragoni di mare, meduse o animali planctonici tanto belli da sembrare finti, polpi che mostrano anelli blu elettrico, rossi a puntini bianchi o con più di otto braccia, nudibranchi o in generale eterobranchi spettacolarmente colorati da sembrar dipinti, crostacei dalle forme estremamente inconsuete e pesci che sembrano usciti da film di fantascienza. Tutte queste forme se messe al cospetto delle fantasiose immagini generate da IA, o da artisti digitali, non sfigurano, anzi. Probabilmente è proprio questa estrema varietà e bellezza degli organismi marini che porta molti a credere che immagini inventate possano essere vere.

Le IA mi toglieranno il lavoro? Visto che non vivo dei miei articoli e delle mie foto la risposta è certamente no! Non penso che al momento chi lavora con la fotografia, soprattutto quella naturalistica, possa sentirsi minacciato. Di sicuro ci sono molti campi in cui queste nuove tecnologie possono soppiantare l’essere umano, penso che comunque la foto di natura non abbia nulla da temere così come non aveva nulla da temere dalla pittura. In generale niente per me potrà soppiantare le ore passate a cercare quello scatto, che seppur estremamente imperfetto avrà dietro di se una storia da raccontare, l’acqua salata sulla pelle, le ore passate in montagna o in un bosco sotto la pioggia.
Mentre per quanto riguarda la scrittura, se vi va di leggere roba abbastanza impersonale, senza uno stile preciso (anche se ormai ai chat bot potete chiedere anche di scrivere con un determinato stile) è già pieno il web di libri scritti interamente da IA. Forse questi programmi avranno anche una proprietà lessicale maggiore della mia, ma non avranno mai le mie opinioni e il mio pessimo stile nello scrivere!

Fabio Russo

Un pensiero riguardo “L’IA supera la natura?

  1. Ciao, ho appena iniziato a seguire il blog e per prima cosa ci tengo a farti i complimenti per la scrittura 🤩 Poi volevo aggiungere che sono perfettamente d’accordo con te se si parla di immagini che vengono spacciate per reali, però devo riconoscere che in altri casi sono uno strumento troppo comodo. Io stessa non potendo usare foto vere per il mio volto ne ho create molte con l’IA, ma è palese che lo siano 🤣

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