Girasoli di mare

anemoni di mare e l’eliotropismo

Sembra assurdo, ma fino a qualche secolo fa alcuni organismi che oggi non fatichiamo a considerare animali, almeno chi ne capisce un po’, erano considerati vegetali. Non che oggi non sia un problema, c’è ancora qualcuno che considera questi gruppi animali “vegetazione”.
Di quali animali sto parlando?
Ovviamente degli Antozoi, una classe di animali che appartengono al phylum degli Cnidaria, lo stesso tipo a cui appartengono le più celebri meduse. Il taxon non è affatto piccolo, contiene circa 6000 specie fra solitarie e coloniali che di fatto vivono in tutti i mari del pianeta, annovera gruppi estremamente noti come le gorgonie, i coralli, le madrepore e gli anemoni.
Il nome è la composizione dal greco: antho (fiore) e -zoon (animale), in pratica traducibile con fiori animali, sono così simili a fiori che molte specie spesso ne prendono il nome comune come le margherite di mare (Parazoanthus axinellae).

Macro di polipi di margherita di mare (Parazoanthus axinellae).

Alcuni di questi animali, come i coralli, hanno una relazione simbiotica molto stretta con alcune microalghe, le zooxantelle, se volte saperne di più potete leggere questo articolo:

La laguna blu delle madrepore

Oltre ai coralli anche alcuni anemoni (altro nome di fiore) stringono simbiosi, meno esclusive con le zooxantelle.
A parte la simbiosi ad oggi sembrava che solo l’aspetto, alcuni nomi comuni e l’antica confusione con i fiori legassero questi animali al mondo vegetale, ma forse ci sbagliavamo…
Uno studio recente, che al momento è solo in “preprint” (nell’editoria accademica, un preprint è una versione di un documento accademico o scientifico che precede la revisione formale tra pari e la pubblicazione in una rivista accademica o scientifica sottoposta a revisione paritaria, peer review), evidenzia come i comuni anemoni di mare del mediterraneo, Anemonia viridis, siano eliotropici.

Un esemplare di Anemonia viridis, qualcuno li chiama spaghetti di mare.

Partiamo dall’inizio, cos’è l’eliotropismo? Trattasi di quel movimento che quasi tutte le piante compiono durante il giorno per orientarsi a favore dei raggi solari, tutti penso conosciate questo evento legato ai noti fiori del girasole (Helianthus annuus).
Bene questo tipo di tropismo (movimento) era noto solo ed esclusivamente per le piante, ma l’articolo in preprint di cui vi parlo oggi sembra inserire negli organismi capaci di questo movimento anche gli anemoni della specie Anemonia viridis.
L’articolo è:

Plant-like heliotropism in a photosymbiotic animal

Anemonia viridis è un animale fotosimbiontico, all’interno dei suoi tessuti ospita dei dinoflagellati endosimbionti del genere Symbiodinium colloquialmente conosciuti come zooxantelle, in pratica se volete fare i fighi e far vedere che avete studiato biologia usate Symbiodinium e vedete in quanti vi capiscono!
Come funziona questa simbiosi? L’anemone ospita nei suoi tessuti queste “microalghe” che in cambio di una struttura che le aiuti ad essere esposte correttamente alla luce forniscono al polipo parte dei prodotti della fotosintesi sempre comodi come extranutrizione.

I tentacoli di Anemonia viridis.

I ricercatori britannici osservando A. viridis nel suo habitat naturale alla luce del sole, hanno notato che manifesta eliotropismo, orientando i suoi tentacoli verso il sole. Questa specie rimane sessile, con i tentacoli rivolti a est all’alba e a ovest al tramonto, seguendo la posizione relativa del sole nel corso della giornata. Questo comportamento, come vi dicevo pocanzi, era un fenomeno precedentemente osservato solo ed esclusivamente nelle piante, il movimento sembrava tracciare i movimento del sole guidato da una lunghezza d’onda della luce che stimolava la fotosintesi nei loro endosimbionti.

Hanno testato questo fenomeno con esemplari, sbiancati, cioè privi di microalghe nei tessuti, e con zooxantelle con fotosintesi chimicamente inibita e in questi non hanno notato eliotropismo, quindi il movimento sarebbe legato proprio alla presenza dei piccoli simbionti.

Un esemplare di Anemonia viridis completamente sbiancato fra altri “normali” secondo lo studio non sarebbe eliotropico.

I ricercatori hanno identificato una correlazione diretta tra eliotropismo e la produzione di ossigeno da parte delle zooxantelle negli anemoni. I risultati della ricerca indicano che l’anemone di mare fotosimbiotico A. viridis ha verosimilmente sviluppato un eliotropismo simile a quello delle piante come strategia efficace per regolare l’esposizione alla radiazione solare al fine di ottimizzare il processo fotosintetico. Questo studio offre un esempio di come organismi fotosintetici, come le piante e gli anemoni di mare fotosimbiotici, manifestino comportamenti simili in risposta a pressioni ambientali analoghe.
Quindi l’anemone espanderebbe o contrarrebbe il disco orale e fletterebbe o ritrarrebbe i tentacoli a seconda delle condizioni di luce. Dagli esperimenti condotti in laboratorio sembrerebbe chiaro quindi che questi cnidari mostrino risposte “vivide” alla luce, sia crescendo verso la luce (fototropismo) sia avvicinandosi o allontanandosi da una sorgente luminosa (fototassi).

Per approfondire la ricerca vi lascio di nuovo il link al preprint:

Plant-like heliotropism in a photosymbiotic animal

Fabio Russo

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